Cos’è la curiosità e come svilupparla

La curiosità conduce alla conoscenza, si dice spesso. Ed è vero, ma anche qualcosa di più. Le persone curiose infatti non accumulano soltanto un bagaglio enorme di conoscenze, ma sanno anche cosa farsene al momento opportuno. Quando, cioè, davanti a un problema trovano una soluzione unendo in modo originale i “pezzi” raccolti nel tempo dalle fonti più disparate.

Guardarsi intorno e farsi domande su quello che ci circonda è uno degli ingredienti fondamentali della creatività. La capacità di concentrarsi su qualcosa cogliendone le diverse sfumature è quello che rende unica la nostra idea o il nostro lavoro. Si tratta, soprattutto, di un atteggiamento mentale che rifiuta la passività e mette tutto in discussione.

La curiosità è una sfida a se stessi e al mondo, permettendoci di abbracciare la complessità in cui siamo immersi. E’ un rimedio, inoltre, per il proprio benessere mentale, oltre ad essere uno dei migliori antidoti contro la noia.

La curiosità: come aiuta l’apprendimento

Cos’è la curiosità? E’ simile alla fame e può durare tutta la vita, dice Mario Livio (astrofisico tra i padri del telescopio Hubble) in questa intervista.

L’interesse appassionato verso quello che non si conosce è il motore dell’apprendimento. A questo proposito, uno studio dell’Università della California dimostra come la curiosità faciliti l’acquisizione di nuove conoscenze e la loro memorizzazione. Di fatto il cervello viene ricompensato dalle informazioni che riceve, placando la propria sete di conoscenza.

La motivazione gioca un ruolo importante. Il processo di apprendimento viene infatti influenzato del vero motivo che ci guida nella raccolta delle informazioni. Studiare per ottenere un voto alto, o il riconoscimento degli insegnanti, ad esempio limita la comprensione profonda di un argomento. Questo spiegherebbe perché alcuni grandi geni, con pagelle piuttosto mediocri, abbiano surclassato i primi della classe rimasti nell’anonimato dopo aver concluso le scuole.

Resilienza e benessere mentale

Diverse ricerche hanno più volte dimostrato come una mente attiva sia tra gli indici di una salute duratura, di un minor declino delle facoltà mentali e di una buona qualità di vita (intesa come il provare sentimenti positivi, come ottimismo e felicità). La letteratura scientifica sul tema è molto vasta, con una fitta collaborazione tra psicologi e neuroscienziati. Qui di seguito riporto due studi che riguardano due categorie che spesso lottano contro la noia.

Il primo è rivolto a un gruppo di studenti statunitensi, dove quelli che rientravano nella categoria dei curiosi erano molto più soddisfatti e coinvolti nel percorso che stavano intraprendendo. Riuscivano, quindi, a dare un senso alle loro giornate e ne ricavavano continue motivazioni per proseguire negli studi.

La seconda ricerca, condotta invece da ricercatori cinesi, approfondisce il comportamento di chi lavora nelle aziende. Ne emerge un ritratto della persona curiosa: proattiva, più in salute della media, più resistente allo stress e all’affaticamento mentale.

Curiosità e apertura mentale

Tra le domande che ricevo dai lettori del blog, e che io stesso mi faccio, una ha un posto d’onore: come si sviluppa una maggiore apertura mentale?

La domanda è molto generica, in parte stimolata da quanto spesso venga ripetuto ovunque lo slogan open your mind. La risposta è piuttosto semplice: con la curiosità. Per essere curiosi occorre nutrire un interesse sincero verso qualcosa e poi porre delle domande. A se stessi e agli altri, alimentando un senso critico che rifiuta a priori quello che viene dato per vero e per assoluto.

Serve anche coraggio, perché spesso mettiamo a tacere i nostri dubbi per non esporci e vivere senza scocciature. Al contrario, le persone curiose sono sempre alla ricerca di risposte. Non si fermano davanti a un no e sono pronte a rivedere le loro opinioni, allargandole con punti di vista che non avevano considerato.

Come sviluppare la curiosità

Albert Einstein non riteneva di essere una persona speciale, soltanto un appassionato curioso. Non troverai un grande scienziato, artista, creativo, imprenditore innovativo che non sia affamato di risposte e conoscenza. La molla del loro successo è proprio la curiosità, che li spinge lontani dall’ordinario.

Il pensiero creativo ha bisogno di curiosità, ed ecco alcuni consigli per coltivarla. Attenzione: non svelo chissà quali trucchi, quello che conta è “come” fai le cose.

  1. Leggere (molto)
    Leggere libri e riviste, cercando di coglierne il senso più profondo, ci apre un mondo di possibilità. E’ un modo molto economico, eppure efficace, per incontrare persone, posti e idee che non conosciamo. Se è vero che leggere è importante, è però anche vero che per stimolare la curiosità bisogna variare le proprie letture (cambiando genere letterario, testata, argomento, ecc.). Per farlo, ti consiglio di visitare una biblioteca, esplorando gli scaffali di tutte le sezioni e lasciandoti ispirare.

    Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro.

    – Umberto Eco –

  2. Osservare e fare domande
    L’ho già detto, ma vale ripeterlo. Le domande sono l’anima della curiosità. Accendono il nostro cervello e hanno il potere di ristrutturare i nostri pensieri. Per fare buone domande, però, occorre prestare attenzione ed essere buoni osservatori. Soltanto così andremo al cuore del problema o della situazione che stiamo valutando.

    Un uomo saggio impara da una domanda sciocca più di quanto uno sciocco possa imparare da una risposta saggia.

    – Bruce Lee –

  3. Viaggiare
    Mettendosi in viaggio si ha la possibilità di attraversare città e paesaggi mai visti, facendo esperienze che rompono la nostra routine quotidiana. Meglio ancora se si riesce ad immergersi in un ambiente nuovo per un periodo di tempo abbastanza lungo (almeno qualche giorno). Allo stesso modo, è importante incontrare le persone del posto e parlargli. Di cosa? Di tutto e di niente. Spesso all’estero sono molto aperti e due chiacchiere con un viaggiatore le fanno sempre volentieri.

    L’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso.

    – Anne Carson –

  4. Cambiare abitudini
    La routine è uno dei killer della curiosità. Le abitudini sono uno schema fisso che si ripete nel tempo, una specie di pilota automatico a cui non prestiamo particolare attenzione. Rifacendo le stesse cose finiamo col darle per scontato, dimenticando cosa significhi provare stupore. Per dare una piccola scossa alla routine spesso basta poco: cambiare bar, praticare un hobby, ascoltare una nuova stazione radio, percorrere strade diverse per andare al lavoro e così via.

    L’abitudine e la routine hanno un incredibile potere di sprecare e distruggere.

    – Henri-Marie de Lubac –

  5. Divertirsi
    La curiosità è un rimedio efficace contro la noia, però anche la noia ha diritto di esistere. Può essere uno spazio dove riflettere, ma anche un indizio che quello che stiamo facendo non fa per noi. Visto che ora conosci l’importanza delle domande, fattene una molto semplice: “Mi piace quello che sto facendo?”. La curiosità arricchisce la tua vita se asseconda un desiderio sincero verso qualcosa. Altrimenti diventa l’ennesimo compito nella lista delle cose da fare. Cerca qualcosa che ti piaccia, che ti diverta, non è importante cosa sia.

    Il tempo che vi divertite a sprecare non è tempo sprecato e certe cose che non sono necessarie, possono essere essenziali.

    – Abraham Maslow –

In conclusione

Tutti nasciamo curiosi, poi a volte qualcosa va storto. La scuola, la famiglia, le persone e i posti che frequentiamo possono spingerci ad appiattirci su noi stessi. Anche se siamo circondati da stimoli, non li cogliamo o (peggio ancora) ci disinteressiamo.

Il desiderio è metà della vita; l’indifferenza è già metà della morte.

– Khalil Gibran –

Cambiare quello che non va è sempre una nostra responsabilità. Sta a noi aprire gli occhi, darci da fare e porci domande. La curiosità è un atteggiamento che va coltivato, un giorno dopo l’altro e in qualunque situazione. Una vita piena e appassionata vale ogni sforzo che farai per costruirla.

Cos’è la curiosità e come svilupparla ultima modifica: 2019-09-17T11:10:59+00:00 da Alessandro Milani

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