Come la musica migliora la creatività (e non solo)

Molti ritengono che senza musica la vita sarebbe meno interessante. Io per primo. L’impatto che ha sulle nostre emozioni e sulla percezione che abbiamo del mondo è qualcosa che ci meraviglia. Continuiamo a circondarci di suoni “organizzati” da qualcun’altro, oppure facciamo tutto noi suonando degli strumenti. Ed è qualcosa che ci accompagna da quando abitavamo le caverne.

La musica è tra i doni più misteriosi di cui sono dotati gli esseri umani.

– Charles Darwin –

Difficile restare indifferenti alla musica. Ci sono i gusti, su cui non si discute, ma è raro trovare qualcuno a cui non piaccia o che ne sia totalmente insensibile. Motivo? La musica assomiglia a una forma di ricompensa, come il cibo, il sesso e tutto quello che ci procura piacere.

Dunque, che effetto ha la musica sul cervello?

Premessa: una questione genetica

Uno studio dell’Università di Helsinki, pubblicato sulla rivista Neuroscience, dimostra come delle variazioni nei recettori della dopamina determinino come i suoni influenzino l’umore e le emozioni. Questo spiegherebbe perché le persone hanno una sensibilità diversa per la musica. C’è chi l’adora e ne rimane profondamente colpito, c’è chi resta indifferente o addirittura prova fastidio. Il linguaggio musicale, quindi, non sarebbe poi così universale.

Dalla Spagna, arriva un’altra ricerca che ha studiato proprio i soggetti che non provavano piacere ascoltando musica. Il parolone tecnico è “anedonia musicale” e può essere causata da deficit organici, oppure da un assetto diverso nel sistema della ricompensa. Di fatto, il cervello potrebbe preferire altri tipi di gratificazione. Niente di grave.

Due cose che ti succedono quando ascolti la musica

Centri di ricerca di tutto il mondo hanno dimostrato come i suoni abbiano il potere di influenzarci e attivare alcune aree del cervello. Non vale per tutti, lo abbiamo già visto, però la maggior parte di noi può ricavare diversi benefici e qualche distrazione.

1) Musica e umore

Immagino che già sapevi che una canzone allegra trasmette allegria. Avrai anche notato quelli che in palestra si pompano con la musica per darsi la carica. Detto questo, è provato scientificamente che certe combinazioni sonore riescono a stabilire un ponte tra corpo e mente grazie all’intervento degli ormoni. La musica, quindi, produce reazioni fisiche. Hai presente quando ascolti una canzone e senti un brivido lungo la schiena? Succede alla stragrande maggioranza di noi, con intensità maggiore se sei una persona curiosa, aperta alle novità e leggi PensareCreativo.com.

Ferguson e Sheldon, inoltre, hanno testato gli effetti dell’ascolto attivo e di quello passivo. Risultato: i benefici sull’umore sono maggiori con un ascolto attento e consapevole. Non solo. Ascoltare con regolarità canzoni ottimiste può renderci più felici in appena 2 settimane.

Quello che forse non sapevi, è che anche una canzone triste può aiutarci a stare meglio. L’università inglese di Durham e quella finlandese di Jyväskylä si sono unite in uno studio che ha coinvolto oltre 2.400 persone. La maggior parte di esse hanno riferito di sentirsi meglio, suggerendo agli scienziati l’idea che le canzoni tristi aggiustano l’umore come se fossero una terapia. In qualche modo ci aiutato a rivalutare la nostra sofferenza, sostituendola con qualcosa di diverso. E pare che funzioni molto bene in campo sentimentale, quando ad esempio si ha il cuore spezzato.

2) Musica e concentrazione

La musica aiuta a lavorare più concentrati? Dipende da diverse cose: genere, ritmo, volume, parole e soprattutto da cosa fa chi ascolta. Gli scienziati si sono sbizzarriti mettendo a confronto ogni tipo di musica.

Sembra abbastanza certo che il silenzio sia il suono migliore per i compiti che richiedono l’uso della memoria. D’altra parte, però, i gesti ripetitivi diventano più efficaci se accompagnati da un sottofondo non invadente. Un volume alto, inoltre, ha il potere di elettrizzarci ma ci stanca in fretta se abbiamo bisogno di concentrazione. Stesso discorso per le canzoni che usano il parlato, che tende a rubarci un po’ di attenzione rispetto al sonoro puro, e che hanno continui cambi di ritmo.

La musica e la creatività

La musica e i suoni possono anche stimolare la mente e la creatività. Secondo alcuni studi, i rumori della natura sono perfetti per sviluppare idee creative. Lavorare con un sottofondo di onde, foglie mosse dal vento, ruscelli che scorrono, riesce anche a donarci più tranquillità. Se non puoi farti una passeggiata in un parco, puoi provare con questo video di 9 ore. Lo so, sembra un metodo un po’ fricchettone. Come si dice, provare non costa nulla.

Per molto tempo si è creduto che la musica classica fosse un toccasana per la creatività. Il famoso “effetto Mozart” ha spopolato per un paio di decenni, a partire dai primi anni 90, grazie alle teorie di Gordon Shaw e Frances Rauscher. I due ricercatori sperimentarono che chi aveva ascoltato una selezione di Mozart mostrava un aumento del Quoziente di Intelligenza Spaziale. L’intelligenza spaziale, tra l’altro, è quella che permette di percepire le forme nello spazio ed è uno dei punti di forza dei pittori e degli artisti visivi. Tuttavia, altri ricercatori non riuscirono mai a replicare questi risultati, ridimensionando la validità della teoria.

Quello che invece è molto più probabile, è che lo studio della musica aiuti la memoria e possa essere un valido strumento terapeutico. Altri studi, condotti attraverso la tecnica del brain imaging, hanno rivelato come l’improvvisazione musicale attivi aree cerebrali associate al linguaggio e ad alcuni sensori del movimento.

Come la musica può essere migliore del sesso e della cioccolata (TEDx in ingelse).

La musica giusta per ogni occasione

Sul web ci sono delle liste con suggerimenti che vanno dal genere musicale fino alla singola canzone. L’idea è che per ottenere determinati effetti bisogna ascoltare determinate canzoni. Semplice e lineare. Secondo me, ognuno di noi ha i suoi gusti e queste liste preconfezionate servono a poco. Quello che conta è sapere che con la musica “giusta” si può stimolare la mente e la creatività. Sta poi a te sperimentare e scegliere.

Ecco una super-sintesi di alcuni suggerimenti:

  • la musica classica è un ottimo rimedio contro l’ansia (se ti piace ascoltarla, altrimenti ti annoierai a morte e potresti anche esserne infastidito)
  • l’elettronica, a volume moderato, funziona bene con i lavori ripetitivi e aiuta a rimanere concentrati
  • approfitta della dance o del rock quando hai bisogno di una carica di energia e puoi fare a meno di concentrarti
  • i rumori della natura, come visto sopra, possono aiutarti a entrare nel flusso creativo

E, ogni tanto, ricordati della magia del silenzio.

Come la musica migliora la creatività (e non solo) ultima modifica: 2017-03-23T09:57:15+00:00 da Alessandro Milani

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