Flusso creativo: entrare (e restare) nel flow

Che cos’è il flusso creativo (flow)? E’quel momento in cui senti di essere in uno stato di grazia, dentro a una “bolla” lontana da ogni distrazione. Sei tu e quello che stai facendo, e tutto il resto non riesce nemmeno a sfiorarti. Una condizione che può durare anche diverse ore, quando improvvisamente ti accorgi che l’orologio è corso molto in avanti dall’ultima volta che l’hai guardato.

E’ così che dai il meglio di te. Concentrazione, motivazione, gratificazione, tutto in un unico momento di profonda consapevolezza. Niente male, no? Uno stato di coscienza che lo psicologo Mihály Csíkszentmihályi chiama “flow”, flusso appunto.

Vivere uno stato di flusso è fondamentale nel pensiero creativo, ma si ritrova in molte altre situazioni: dallo sport alla scienza, dall’arte al sesso. Ad esempio, hai presente la trance agonistica? Ecco, quello è flow. Hai presente quando per ore incastri un puzzle dopo l’altro? Anche questo è flow.

Entrare nel flusso creativo

Il flusso creativo non riguarda solo pochi fortunati, ma ognuno di noi quando qualcosa ci “prende”. Ti sarà sicuramente capitato di scrivere, suonare, progettare, ballare, giocare a calcio in uno stato di perfetta concentrazione, dove tutto ti riesce bene. Non devi nemmeno sforzarti e ne ricavi un piacere quasi fisico, di piena realizzazione.

Capito che si tratta di una cosa “buona e giusta”, la domanda è: come fare a entrarci più spesso in questo flusso?

Se è vero che tutti possiamo entrarci, è anche vero che qualcuno ci riesce meglio di altri. Diverse ricerche, alcune condotte dallo stesso Csíkszentmihályi, non hanno dimostrato del tutto se sia dovuto da fattori cognitivi (come l’intelligenza) oppure dalla personalità. Anzi, la bilancia sembra pendere di più dalla parte degli elementi caratteriali ed emotivi.

Del resto, nel flusso è importante raggiungere la massima concentrazione. Cosa che ci permette di controllare la situazione e applicare al meglio le abilità che già possediamo. Quindi, una persona meno brava in qualcosa, ma più concentrata sul compito, può dare risultati migliori di chi ha più talento ma ha “la testa altrove”.

Ricetta del flusso creativo (e qualche consiglio)

Per i creativi il flow sono quei momenti in cui le idee e le intuizioni scorrono facilmente, regalando una soddisfazione intensa per quello che si sta facendo. Molti artisti ne parlano come se accadesse al di fuori della loro volontà, come se la Musa avesse deciso di trasformali in semplici esecutori. E’ l’esatto opposto di quello che succede con il famigerato (e temuto) blocco dello scrittore.

Il flusso creativo non può essere attivato a comando. Alcune condizioni, però, aumentano la probabilità che si presenti mentre sei all’opera. Csíkszentmihályi identifica alcune caratteristiche tipiche del flow, da cui possiamo prendere spunto.

1) Obiettivi chiari: mentre sperimenti il flusso sai esattamente quello che vuoi e lavori intensamente per realizzarlo.

  • Consiglio: definire subito un obiettivo preciso, e un piano per raggiungerlo, aumenta la tua motivazione.

2) Feedback immediati: nel flusso riesci a capire quasi subito se stai andando nella direzione giusta. Hai quella strana sensazione che le cose stanno andando bene (o male) e senti la spinta a continuare (oppure a cambiare). Riesci a valutare con sicurezza i risultati che stai ottenendo, automotivandoti a persistere.

  • Consiglio: fissa dei parametri che misurino le tue performance, ti aiuteranno a dare un giudizio più equilibrato.

3) Sfidarsi, ma non troppo e nemmeno troppo poco: davanti a un compito troppo difficile vince la frustrazione, davanti a uno facile la noia. La massima concentrazione e motivazione la raggiungi quando sei coinvolto in quello che stai facendo, in un equilibrio tra la difficoltà da superare e le tue competenze.

  • Consiglio: scegli con cura quale sfida cogliere, qualcosa che riesca a motivarti per molto tempo. Per farlo, devi conoscere quali sono le tue abilità e quanto valgono (puoi sempre migliorarle).

4) Azione + Consapevolezza + Senso del tempo: nel flusso sei presente al 100%. Non esiste il mondo esterno perché sei concentrato sul tuo lavoro. Esiste soltanto il “qui e ora”. Il tempo sembra fermarsi, le ore sembrano durare minuti.

  • Consiglio: elimina ogni distrazione e ogni possibile interruzione (telefonate, messaggi, ecc.).

5) Il piacere prima di tutto: durante il flow quello che stai facendo è un piacere in sè. E’ gratificante. Non c’entrano i soldi, la fama, il successo. Molti creativi fanno quello che fanno solo per amore del loro lavoro. I risultati straordinari arrivano di conseguenza. L’esperienza diventa quindi autotelica (questa segnatela se vuoi buttare un parolone a effetto in una conversazione).

  • Consiglio: domandati cosa ti piace fare e inizia a farlo, subito, senza paura di fallire e senza aspettarti dei capolavori o di fondare una multinazionale in sei mesi. Inizia in piccolo nei ritagli di tempo, fai delle prove, esperimenta, acquisisci esperienze. Soprattutto, inizia.

Restare nel flusso creativo

Sviluppare la tua capacità di concentrati ti aiuta a entrare nel flusso più velocemente e a rimanerci più a lungo. Imparare a focalizzarti su qualcosa, eliminando il traffico di vocine che affollano la mente (pensieri, giudizi, idee fuori contesto), è qualcosa che richiede tempo. Chi pratica meditazione, ad esempio, è sicuramente avvantaggiato nel calarsi al 100% in una situazione.

Eliminare le distrazioni serve, ma non basta. Per 2 motivi.

  • Durante il flow, ci sentiamo sicuri dei nostri mezzi e non si tratta di autoesaltazione. Diventiamo solamente più consapevoli del valore effettivo delle nostre abilità. Un’atleta durante la trance agonistica, ad esempio, esprime al meglio quello che ha imparato in ore di duri allenamenti. Per te deve essere lo stesso: datti da fare.

  • La paura di fallire allontana il flusso creativo, o lo disturba, peggio che ricevere una telefonata da un call center. Un buon modo per combatterla è aumentare le proprie competenze, così da affrontare nuovi progetti con più sicurezza. E più cose saprai fare, e più alzerai l’asticella della tua sfida, affrontando compiti sempre più stimolanti. Con un buon piano per raggiungere il tuo obiettivo, inoltre, saprai sempre cosa fare e perché lo stai facendo. L’ansia avrà un terreno molto meno fertile dove affondare le radici.

La differenza tra utile e inutile

Non esiste. Possono dirti che stai facendo la cosa più utile al mondo, ma se per te non ha valore non proverai quella motivazione che ti spinge verso lo stato di grazia. Ogni flow, insomma, è bello a mamma sua. Entrerai nel flusso solo provando piacere per quello che fai. Dipingere casa, costruire modellini o progettare un razzo intergalattico hanno lo stesso valore (da questo punto di vista).

Flow e segreto della felicità secondo Csíkszentmihályi.

Ti puoi impegnare in un’attività, e ottenere grandi risultati, ma si tratta di un’esperienza molto diversa. Per raggiungere il flusso conta soltanto quello che ha valore per te, quello che piace a te.

Il flow non lo puoi chiamare con uno schiocco di dita, ma puoi creare le condizioni perchè ti faccia visita più spesso. Vale la pena tentare. I migliori momenti della tua vita, quelli di profonda soddisfazione per quello che fai, passano anche da qui.

Nel lungo termine, le esperienze ottimali si sintetizzano in un senso di controllo, o meglio di partecipazione nella determinazione di ciò che si fa della propria vita: ed è questo tipo di esperienza ciò che noi siamo in grado di immaginare pensando al concetto di felicità.

– Mihály Csíkszentmihályi –

Flusso creativo: entrare (e restare) nel flow ultima modifica: 2016-11-10T15:58:24+00:00 da Alessandro Milani

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Commenti (8)

  1. Alessio 2019-11-29
  2. Fabio 2020-02-06
      • giovanna 2020-02-18
  3. giovanna 2020-02-18

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