Il free writing è una tecnica di scrittura creativa molto utile per superare il blocco dello scrittore e ritrovare la propria creatività. Il principio è interessante: al blocco, quindi all’incapacità (momentanea) di scrivere, si risponde scrivendo a più non posso senza censure. Di fatto, ci si comporta come se il problema non esistesse. Alla fine del processo, se tutto va bene, hai una pagina scritta e provi quel tipo di euforia che ti rende capace di fare qualunque cosa.
Questa tecnica creativa non vale solo per chi scrive un racconto, o un articolo, e affronta la paura della pagina bianca. Ti può anche aiutare a trovare idee originali oppure a “svuotare” la mente.
Vediamo di cosa si tratta.
Free writing: fallo e basta
Scrivere liberamente senza freni assomiglia molto al brainstorming, la famosa tempesta delle idee. Anche qui, autocensure e tentennamenti andrebbero lasciati da parte. Per ritrovare la creatività, lanciare la mente a briglia sciolta ha infatti i suoi vantaggi (senza però dimenticare che, a volte, si ottengono solo delle banalità).
Un’altra similitudine può essere ritrovata nel famoso flusso di coscienza (in inglese stream of consciousness), usato in letteratura per dare una rappresentazione immediata dei pensieri dei personaggi.
Il concetto che anima il free writing è tanto semplice quanto efficace: scrivi e basta. Invece di fissarti e crogiolarti nei dubbi, passa all’azione. Trascinato dal semplice gesto dello scrivere, il tuo cervello poi farà tutto il resto.
A questo proposito, mi vengono in mente le teorie di William James. Il filosofo e psicologo americano, infatti, riponeva grande fiducia nel potere delle azioni concrete. E’ stato uno dei primi a suggerire di “fare come se” per modificare a proprio vantaggio una situazione insoddisfacente.
In estrema sintesi:
Se volete una virtù, agite come se fosse già vostra.
– William James –
Agisci, quindi, come se la scrittura sgorgasse senza freni e senza fatica. Comportati come se stessi vivendo il tuo momento più ispirato.
Free writing in 7 mosse
Scrittura libera, creativa ed efficace, tutto questo in sole 7 mosse. La moltiplicazione dei pani e dei pesci, invece, la insegno durante i weekend. A parte gli scherzi, non è possibile ridurre la scrittura creativa a una ricetta stile fast-food. La tecnica del free writing ti può essere utile per (ri)trovare l’ispirazione. Scrivere bene, però, e un’altra cosa. Scorciatoie facili e veloci, purtroppo (o per fortuna), non ne esistono. Servono ore di esercizio, scaffali interi di libri letti e la volontà di startene seduto a scrivere tutti i giorni.
Stesso discorso per la generazione di idee in modalità free. La differenza tra un’idea innovativa e una stramba a volte è molto sottile. Il grosso del lavoro non è tanto buttarla su carta, ma metterla in pratica.
Fatta la noiosa premessa, ecco come usare la tecnica.
Rilassati. Fatti un giro per la stanza, scendi le scale, prenditi un bicchiere d’acqua, qualunque cosa che possa servirti per spezzare la tensione (l’ansia da prestazione non aiuta mai).
Fissa il tempo. Definisci per quanto tempo vuoi scrivere a briglia sciolta. 10, 20, 30 minuti, oppure di più. Non esagerare, perché è una tecnica che può assorbire molte energie mentali. Dopo pochi minuti rischi di stufarti e di tirare a casaccio solo per far passare il tempo. Meglio poco ma fatto bene, direbbe mio nonno.
Hai le idee chiare? Fattela questa domanda prima di iniziare. E’ importante avere in mente almeno una parte degli argomenti che vuoi toccare nel tuo testo. Certo, se scrivi un racconto puoi anche accontentarti di un paio di indizi, oppure procedere improvvisando al 100%. Il mio consiglio, comunque, è fissarti due-tre punti chiave prima di lanciarti nella scrittura. Ti dovrebbe essere più facile raggiungere un risultato soddisfacente.
Scrivi. Un bel respiro e poi gettati nella mischia, senza esitazioni. Il segreto della tecnica è scrivere senza fermarsi per tutto il tempo che hai definito prima (10 minuti, 20, ecc.). Un passo alla volta, con calma, come se stessi passeggiando godendoti il panorama.
Niente buone maniere. Dimenticati della grammatica, degli errori di battitura, delle frasi contorte e dei sinonimi. Niente deve fermare il tuo flusso creativo, tanto meno i tuoi giudizi su quello che stai scrivendo. Ogni frase ha diritto di essere scritta. Sulla pagina stai vivendo una specie di “follia controllata”, quindi avanti tutta e non preoccuparti del risultato finale.
Tempo scaduto. Il timer ti ricorda che i minuti sono passati. Bene, ora fermati e riposati. Alzati dalla sedia e per qualche minuto stacca “fisicamente” da quello che stai facendo.
Revisione. Rileggi quello che hai scritto e inizia a correggere il testo (ora le buone maniere sono fondamentali). Modifica, taglia, incolla, cuci, aggiungi. Senza pietà. La revisione è importante tanto quanto la prima scrittura. Anzi, è qui che di solito emerge il vero talento di scrivere. Più riuscirai a buttare via del testo, lasciando solo l’essenziale, meglio sarà. Fai attenzione a non sopravvalutare quello che hai scritto spontaneamente: la prima idea, spesso, è quella più scontata.
Il segreto della concentrazione
La tecnica sembra semplice, si potrebbe quasi dire banale. Poi ti metti alla tastiera e dopo 1 minuto inizi a ripeterti “adesso cosa scrivo”, oppure non riesci a esprimere un’idea senza renderla grammaticalmente “accettabile”. Oppure, l’abitudine a seguire un iter strutturato (la famigerata scaletta) ti incementa le mani. L’improvvisa libertà d’azione ti rende incapace di improvvisare e di cercare strade alternative. In tutto questo, diventi anche facile preda della distrazione…
La tecnica del free writing, per essere davvero efficace, ha bisogno di un po’ di pratica. Rimanere concentrati senza censurare il processo creativo, non è scontato. Devi anche essere disponibile a investire il tuo tempo senza aspettarti di ottenere nulla di significativo.
Dalla mie prime sessioni di scrittura libera sono usciti dei veri disastri (tutt’oggi non uso sempre questa tecnica, ma solo quando sono “ben disposto”). Principalmente, proprio perché non riuscivo a concentrarmi. Così, mi fermavo prima che il tempo fosse scaduto oppure battevo i tasti annoiandomi a morte.
Facevo fatica a entrare in uno stato mentale fluido. Quando, cioè, il cervello ti sorprende regalandoti idee che non avresti mai trovato con un approccio più rigido. Applicarti nel free writing ti aiuterà a riconoscere quello stato fluido e a facilitarlo.