Quando un libro di carta è meglio di un ebook

Leggere un libro di carta oppure un ebook non è la stessa cosa, anche se si tratta dello stesso titolo. Da almeno 30 anni si discute delle differenze tra il cartaceo e il digitale. Le ricerche si sono accumulate e oggi ne sappiamo abbastanza per dire che si tratta di due modi diversi di leggere, e che il caro vecchio libro da sfogliare ha molti assi nella manica. E’ ancora troppo presto per darlo per morto.

Che leggere faccia bene alla mente è un fatto accertato. Resta però da capire come la tecnologia influenzi il nostro stile di lettura, e di conseguenza di apprendimento.

Libro di carta o ebook? Sui gusti non si discute

Faccio una premessa. Potresti trovarti meglio con la carta oppure con lo schermo di un ereader, e su questo è inutile discutere. Hai le tue ragioni, punto. Non voglio certo farne una questione ideologica tra vecchio e nuovo. Chissenefrega.

Devi però sapere che non esiste l’equazione “giovane uguale digitale”, oppure “maturo uguale cartaceo”. Anzi, molte indagini di mercato, e diversi studi condotti nelle università americane, sono arrivate a un risultato che può sembrare paradossale. Le persone che leggono di più su carta sono i giovani sotto i 30 anni. Motivo? Vince il piacere della lettura (amplificato anche dal toccare le pagine e sentirne il profumo), oppure si vogliono evitare pericolose distrazioni.

Proprio chi sta spesso online sa bene che non ci vuole niente a smettere di fare quello che si sta facendo, per iniziare – quasi involontariamente – una decina di minuti di cazzeggio. E’ fichissima questa cosa del Web che ti apre un mondo da esplorare, ma può diventare un tranello che brucia tempo e attenzione.

Libro di carta o ebook? Dov’è la differenza

Alcune ricerche mostrano come leggere attraverso uno schermo consumi molte più energie mentali. Tradotto in termini più semplici, può essere più faticoso leggere un testo digitale piuttosto che uno stampato su carta. Nonostante la nostra abitudine a interagire con molti schermi, per lavoro o per svago, la carta resta il media più adatto nelle letture lunghe e complesse.

Non solo. Uno dei trucchi per studiare meglio è quello di arricchire le pagine con sottolineature, schemi, disegni e note a margine. Su un libro di carta è molto più facile. Inoltre, il fatto stesso di scrivere di proprio pugno sulle pagine, di manipolarle fisicamente, aumenta l’efficacia dell’apprendimento. Il cartaceo, insomma, permette di “entrare” meglio e più in profondità in un argomento.

Infine, la lettura su schermo è meno lineare e più veloce rispetto a quella sulla carta. Il nostro occhio tende infatti a saltare da un punto all’altro, concentrandosi solo su alcune parole/frasi, tralasciando tutto il resto. Davanti a uno schermo, tendiamo quindi a perdere il contesto e a focalizzaci solo su quello che in quel momento ci sembra rilevante. Può essere utile, ad esempio, per cogliere un singolo dato o una statistica. Molto meno, invece, se si tratta di cogliere il senso più ampio e astratto di un testo.

Quanto hai capito?

Ecco, questa invece è una questione più delicata. La ricercatrice Anne Mangen, dell’Università di Stavanger in Norvegia, ha chiesto a un gruppo di studenti di leggere un testo di circa 1500 parole. Metà degli studenti coinvolti lo hanno letto su carta, l’altra metà su ereader.

Mimmo in Bianco Rosso e Verdone

Al termine della lettura, entrambi i gruppi, hanno svolto dei test di comprensione. Chi aveva letto su schermo ha dato risposte meno accurate. Chi aveva letto il libro cartaceo, invece, ricordava meglio la trama e aveva meno difficoltà nel ricostruire la sequenza degli eventi.

Toccare con mano un libro, sostiene Anne Mangen, permette di capire meglio a che punto ci si trova nella lettura. Ma se si deve scrollare una pagina infinita, è più difficile orientarsi e contestualizzare quello che si sta leggendo.

Un altro studio, precedente a quello norvegese, non ha rilevato particolari differenze nella comprensione. Ma c’è un ma. Kate Garland dell’Università di Leicester ha infatti dimostrato che, dalla carta allo schermo, cambia il modo in cui ricordiamo le informazioni. L’ipotesi è che la lettura digitale, più veloce e meno sistematica, riduca la quantità di informazioni che il lettore è in grado di assimilare nel lungo periodo.

Un buon libro prima di dormire

Leggere prima di addormentarsi è una buona abitudine (perché ogni giorno dedichi un momento ai libri) e aiuta a dormire meglio. Rilassa la mente. Il beneficio può però trasformarsi nel suo opposto, se leggiamo attraverso uno schermo illuminato.

Secondo il Lighting Research Centre, la luce emessa da un display interferisce con l’ormone che regola il sonno e la veglia. 2 ore ore di uso continuo di smartphone o tablet, ad esempio, riducono la melatonina fino al 22%.

Quindi, la ricetta dei sogni d’oro è: niente schermi almeno mezz’ora prima di addormentarsi e un buon libro di carta sul comodino.

Libro di carta o ebook? Dipende cosa e perché leggi

Non c’è in assoluto una cosa migliore di un’altra, dipende dall’uso che ne fai. La tecnologia può essere molto utile. Se ti trovi in un luogo poco illuminato, giusto per dire una banalità, un tablet ti permette di leggere comunque. Oppure, parti per un viaggio e non hai spazio nello zaino? Un ereader può contenere di tutto, anche se il mio consiglio è leggere qualche libro in meno, ma farlo meglio.

Piuttosto che a una sfida “questo è meglio di quello”, guarda ai libri di carta e agli ebook come a due modi di leggere diversi. Due formati che possono convivere benissimo, a seconda delle situazioni. Ciò che conta è essere consapevoli di come la tecnologia influenzi le nostre vite, senza farne allarmismi da salotto televisivo.

Anni fa, proprio la Tv sembrava il congegno malefico che avrebbe reso le persone dei soggetti privi di volontà, pronti a comprare tutto quello che vedevano in uno spot pubblicitario. La realtà è molto più complessa di così, giusto?

Ok, per i libri è lo stesso. Se sei in treno è vuoi sfogliare una rivista oppure leggere un quotidiano, il tablet va benissimo. Se stai studiando, invece, sarebbe meglio che ti affidassi alla cara vecchia carta. E non pensare che centinaia di libri a disposizione in un supporto elettronico abbiano a che fare con la qualità del tuo apprendimento. La conoscenza non è una gara di velocità, né una prova di forza sulla quantità.

Detto questo, se leggi un romanzo leggero, con una trama semplice, probabilmente l’ereader è perfetto. Se però adori gli intrecci complessi, l’analisi delle psicologie e delle relazioni dei personaggi (quei bei tomi della letteratura russa, tanto per dire), allora goditi il tuo libro sulla carta. Avrai più chance di concludere il libro senza abbandonarlo, capirai meglio (soprattutto il senso che l’autore vuole comunicare, che va oltre la successione dei fatti) e ti emozionerai di più.

Se poi pensi che i libri di carta siano più cari degli ebook, hai ragione. Ma vorrei ricordarti le biblioteche pubbliche.  Migliaia di libri, tutti gratuiti. E se manca quello che cerchi, può succedere, esiste anche il prestito interbibliotecario. Insomma, non hai scuse per non leggere.

Quando un libro di carta è meglio di un ebook ultima modifica: 2016-12-13T14:56:58+00:00 da Alessandro Milani

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