Chiunque faccia qualcosa di creativo ha paura di sbagliare. Ogni artista, ogni designer, ogni imprenditore, ogni ricercatore, tutti insomma, vivono dei momenti di profonda incertezza mentre si dedicano alla loro opera. La fiducia al 100% in sé stessi non esiste oppure è solo finzione o, peggio, delirio di onnipotenza o una qualunque altra forma di stupidaggine. Anche se credi nella tua idea, la paura di fallire sarà al tuo fianco durante tutto il processo creativo.
Anzi, un po’ di strizza migliora la qualità del tuo lavoro.
Il creativo sicuro è un cretino.
– Giorgio Armani –
Troppa strizza, invece, ammazza la tua creatività.
Piacerà quello che sto facendo? Funzionerà? Riuscirà a convincere i clienti e gli investitori? Sono domande sacrosante che non solo ti accompagnano mentre lavori, ma ti tengono sveglio anche la notte. Ed è normale che sia così, se ci tieni a quello che stai facendo.
Tutto questo, però, può bloccare la tua creatività e la tua voglia di prenderti dei rischi.
Autosabotaggio e paura del fallimento
La paura di fallire è la sorella più piccola della paura, ed è quella vocina che ti dice che “questo non si può fare”, oppure “adesso non è il momento” o “figurati se funziona”. Un ronzio fastidioso che ti toglie la voglia di portare avanti un progetto, soprattutto se quella che senti è la tua voce.
E che spalanca la porta al famoso autosabotaggio (quando, magari inconsciamente, ostacoli te stesso). Sto parlando del mostro dei mostri, un killer subdolo che uccide i tuoi progetti in modo chirurgico e silenzioso. Un bel guaio, anche quando hai capito di esserne vittima. E’ più facile trovare la forza di mandare a quel paese chi non crede in te che azzittire i propri pensieri negativi. Spesso il nostro nemico siamo noi.
Ne siamo tutti vittima, però ci sono due tipi di persone che ne soffrono quasi senza rendersene conto: i perfezionisti e i super efficienti (o meglio, quelli che fanno credere di essere super efficienti).
Se insegui la perfezione, hai grosse probabilità di sbattere la testa contro una paura di sbagliare soffocante. Il risultato che vuoi raggiungere è talmente perfetto che ti spaventa. La tua mente confronta l’obiettivo con la percezione che hai delle tue capacità e te lo dice in modo inequivocabile: lascia perdere.
Accettare qualche compromesso, tollerare l’imperfezione (che puoi sempre correggere in un secondo momento), ti aiuta a credere che un’idea sia fattibile.
Se sei hai coltivato un’immagine di efficienza incrollabile, invece, potresti trovarti a difendere in modo feroce la banalità. La tua mente se ne frega se vai in giro a sbandierare che lavori 12 ore al giorno e sei campione del mondo di multitasking tra mille conference call. Puoi ingannare gli altri, ma il tuo istinto lo sente se ti tremano le gambe dall’insicurezza.
Se la tua efficienza è un modo ostinato di cercare l’ammirazione dei colleghi e dei superiori, per te sarà molto più difficile avventurarti in qualcosa di nuovo e innovativo. La paura di indebolire l’immagine che hai costruito ti impedisce di prenderti dei rischi.
In questi due casi, il vero problema è diverso dalla paura di fallire. Ed è qualcosa di cui bisogna esserne consapevoli per riuscire a liberarsene. Scoprire come nascono le nostre incertezze è forse il passo più importante per usare meglio la propria creatività.
Come superare la paura di sbagliare
Cercare di NON aver paura di sbagliare è sbagliato (è da almeno dieci righe che voglio fare questo gioco di parole, ecco fatto). Imparare a conviverci, senza lasciarsi mettere in un angolo, è invece più realistico.
Come fare? Ecco 6 consigli.
- Accetta che la paura è inevitabile
La creatività ha bisogno di coraggio e di qualche rischio. Da qui nascono le paure e non può essere diversamente. Altrimenti, sarebbe come cercare di vincere una maratona senza provare fatica o sete. Non su questa terra, giusto?
La paura può addirittura essere una tua alleata e darti un feedback su quanto stai superando i vecchi confini. Se non senti la classica stretta allo stomaco, allora non stai tentando davvero qualcosa di nuovo e innovativo. Sei ancora nel giardino della routine a sorseggiarti con calma un’aperitivo.
- Accetta il fallimento
Può succedere a tutti di sbagliare. Commettere degli errori, e ricavarne un insegnamento, è quello che viene fatto ogni giorno da creativi di ogni tipo, dagli artisti ai fondatori di startup. Un errore può infatti avvicinarti al risultato più di quello che pensi, perché ti spinge a capire meglio come funziona qualcosa e a tentare delle alternative.
Quando sbagli, ricordati che non hai fallito come persona, ma hai fallito un esperimento (un approccio, una bozza, un progetto, un investimento, ecc.). Come canta Francesco De Gregori, un giocatore non lo giudichi da un rigore sbagliato, ma dal coraggio e dalla fantasia che dimostra mentre gioca.
Il fallimento insegna il successo.
– Proverbio Giapponese –
- Scopri la paura
Se le cose cominciano ad andare storte, oppure vanno per le lunghe, oppure i risultati non ti convincono, l’ansia comincia a salire. A quel punto, è bene capire quello che sta succedendo e da dove arriva la tua paura di sbagliare. Ti sei preparato bene? Hai tralasciato qualcosa che ora sembra importante? Come sono i rapporti con il cliente, con i colleghi o con i tuoi superiori? Hai scelto tu la direzione, oppure non hai saputo importi?
Queste, e altre domande simili, ti servono per fissare i confini del tuo stato d’animo ed evitare che cresca all’infinito sommando pensieri ed emozioni. Dopo, è più facile ritrovare la calma e prendere una decisione efficace.
- Vai avanti
La paura del fallimento, se lasciata a briglia sciolta, ci blocca e ci fa scappare dai nostri obiettivi. In quel momento è importante non mollare e insistere, magari più lentamente e cercando di ritrovare la serenità, ma restando focalizzati sul raggiungimento dell’obiettivo.
Può anche essere sensato lasciar perdere un progetto o un’idea, ma solo dopo averci lavorato a fondo, senza perdere la speranza. Ad ogni intoppo, domandati come puoi risolverlo invece di vederlo come una parola fine messa sul tuo lavoro.
Il fallimento è un momento del processo creativo, non è un punto di non ritorno. Molte scoperte scientifiche sono nate dopo molti esperimenti falliti ed errori di calcolo.Il fallimento deve essere il nostro insegnante, non il nostro becchino. Il fallimento è ritardo, non sconfitta. È un intoppo temporaneo, non un vicolo cieco. Il fallimento è qualcosa che possiamo evitare solo non dicendo nulla, non facendo nulla, non essendo nulla.
– John Maxwell –
- Studia e prepararti
La paura di sbagliare potrebbe essere solo mancanza di conoscenza. Non sai fare una cosa, o non ti riesce bene, e pensi che non si possa fare.
Cerca di accrescere le tue competenze per avere a disposizione molte più risorse per affrontare un problema. Per capire cosa serve bastano domande semplici, ma precise: Cosa non funziona nell’esecuzione della tua idea? Cosa sanno fare le persone che risolvono quel tipo di problema? E dopo le domande, ci vuole studio e applicazione, ma vale tutta la fatica che farai.Niente riesce a darti autostima come imparare a fare qualcosa di nuovo.
- Chiedi aiuto
Hai un dubbio che da solo non riesci a risolvere, non sai valutare la qualità del risultato… sono tutte cose che potresti risolvere chiedendo un consiglio a qualcuno più esperto di te. Ad esempio, condividere il tuo progetto con qualcuno potrebbe aiutarti a trovare un socio fondamentale per il lancio della tua startup. O, più semplicemente, questo qualcuno conosce una persona che può aiutarti.
Un altro esempio: hai scritto un romanzo ma non ti convince il finale. Fallo leggere a qualcuno e chiedigli come si aspetterebbe che finisca. Non sentirti sminuito nel tuo ruolo solo perché chiedi un consiglio. Fare tutto da soli a volte ci rende ciechi, quando invece basterebbe un piccolo indizio o uno spunto di riflessione può riaccendere la creatività.
Dico forse una banalità, ma spesso si trascura questo punto base: dopo aver chiesto aiuto, ricordati anche di ringraziare e fare sentire apprezzata la persona che ha speso il suo tempo per te. Qui non c’entra solo la buona educazione, ma è un discorso più ampio sulla capacità di costruire relazioni solide, fondamentali per supportarti (anche solo moralmente) nel corso del tuo progetto.
Non aver paura della paura di sbagliare
Cosa dire a un giocatore che sbaglia 9.000 tiri e che perde oltre 300 partite… forse dovrebbe cambiare sport.
Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri, ho perso quasi trecento partite, ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto.
– Michael Jordan –
Questo per darti un’idea su cosa significhi sbagliare e su come si possa vedere un fallimento all’interno di un contesto più ampio.
Il fallimento non è un macigno da cui è impossibile risollevarsi, assomiglia di più a un sassolino in una scarpa. Più lo vedi come un fenomeno naturale, e in qualche modo utile, e più saprai fronteggiare la paura di sbagliare.
O è il male ciò di cui abbiamo paura, o il male è che abbiamo paura.
– Sant’Agostino –