Scrivere un diario è un’ottima abitudine creativa e dovresti farci un pensierino anche tu. Mettere su carta (o in digitale) i propri sogni e gli stati d’animo, può sembrare qualcosa da lasciare agli adolescenti e agli animi sensibili.
In realtà, è una pratica molto diffusa tra imprenditori, politici e artisti di successo. Tutte persone, tra l’altro, che hanno poco tempo a disposizione. Eppure, compilano anno dopo anno una serie infinita di micro testi e appunti sparsi sulla loro vita.
Dalle memorie da lasciare ai posteri, ai resoconti di viaggi o di esperienze artistiche, alcuni possono diventare un vero e proprio genere letterario. Giusto per citarne 3 esempi: i Diari di Anna Frank, i Colloqui con sé stesso di Marco Aurelio e i Diari di Paul Klee (un libro consigliato a ogni artista).
Non è però necessario avere un talento per la scrittura (e vivere una tragedia), essere pittori o imperatori romani per iniziare un diario. Nemmeno serve un potenziale pubblico di lettori. Anzi, sarebbe meglio che scrivessi solo per te, nel modo più autentico e spontaneo possibile.
Perchè scrivere un diario
Scrivere è un modo incredibilmente efficace per chiarirsi le idee, riflettere su propri obiettivi e prendere coscienza dei propri progressi. Inoltre, è uno potente strumento di crescita personale per conoscere meglio chi siamo e come ci comportiamo.
Negli ultimi decenni sono stati fatti molti studi in proposito. In particolare, è stato dimostrato come scrivere abbia un impatto positivo sulla salute delle persone, soprattutto in situazioni traumatiche, di malattia o di forte stress. Un diario è quindi molto utile per superare momenti difficili, regolando le proprie emozioni, come scoperto dallo psicologo Matthew Lieberman della UCLA (Università della California). Esistono poi anche delle versioni di diario terapeutico, usati nella psicologia cognitivo-comportamentale, dove però interviene uno psicologo per ricostruire i pensieri e gli schemi mentali del paziente.
Ti domanderai: ma perché scrivere è così efficace? Perchè ti permette di osservare con più attenzione quello che ti succede, mantenendo una certa distanza dall’esperienza. Questo ti regala un senso critico più bilanciato, facendoti apprezzare le sfumature che la vita in presa diretta rende difficili da cogliere.
Sono due anni che non riprendo in mano il diario, e pensavo che non avrei più ripreso questa abitudine infantile. Ma non è una ragazzata, è dialogare con se stessi, con la parte vera, divina, che vive in ogni uomo.
– Lev Tolstoj –
La magia di scrivere un diario avviene quando rileggi dopo qualche tempo quello che hai scritto. A posteriori, riesci a dare una valutazione più serena degli avvenimenti. Dai tuoi appunti, inoltre, riesci a percepire una certa ricorrenza nel tuo modo di pensare e agire, dandoti l’occasione di diventare una persona più consapevole.
La formula del diario personale è perfetta per questo scopo, perché ti permette di lasciare da parte tutte le considerazioni letterarie e di stile. Insomma, accontentati di qualcosa di semplice. Non devi mica fare un romanzo autobiografico o vincere il Premio Pulitzer.
Un diario per la creatività
Tenere traccia delle tue esperienze è solo uno dei modi per scrivere un diario. Documentare il tuo progetto, ad esempio prendendo appunti man mano che si sviluppa, è un accorgimento molto utile per migliorarlo.
I vantaggi sono molteplici:
Fissare le idee: segnati tutto quello che ti viene in mente, perché la memoria fa dei brutti scherzi. Spesso, molto spesso, ci dimentichiamo delle intuizioni che ci arrivano mentre magari siamo impegnati a fare altro. Una volta fissate su carta, potrai riprenderle con calma ed espanderle. Oppure, saranno il trampolino di lancio per una nuova idea inaspettata.
Annotare i progressi e i fallimenti: scrivere dei tuoi progressi ti motiverà a continuare nel tuo progetto, così come affrontare i fallimenti ti servirà per farne tesoro. Rileggendo, potrai darne un giudizio più lucido e aumentare le tue possibilità di successo.
Pianificare le prossime mosse: usa il tuo diario per scrivere come intendi risolvere un determinato problema o per pianificare quello che farai nei giorni successivi. Riuscirai così a seguire il tuo progetto con maggiore chiarezza di intenti e sarai più risoluto nel portarlo a termine (insomma starai sul pezzo).
Come vedi, tenere un diario del tuo processo creativo ti permette di osservarlo e condurlo in modo più efficace. Resti focalizzato sull’obiettivo, automotivandoti, e sei aperto a cogliere nuovi spunti e opportunità. Sai cosa sta succedendo e sai sempre cosa devi fare.
Come scrivere un diario
Il primo suggerimento è molto semplice: inizia subito. Prima cominci a prendere confidenza con il “mezzo” e meglio è. Se l’ultima volta che hai usato un diario era a scuola per segnarti i compiti e le interrogazioni, beh hai bisogno di fare un po’ di pratica.
Devi sciogliere un po’ i muscoli creativi e trovare il modo che ti è più congeniale per scrivere un diario. Piccoli riassunti della giornata, schemi, disegni, punti elenco… vale tutto. Non preoccuparti della forma. Concentrati soprattutto sui benefici che otterrai.
Poi, ecco qualche consiglio pratico.
Poco, ogni giorno: bastano anche 5 minuti al giorno, poche righe vanno bene. Prenditi un momento fisso per scrivere, ad esempio la sera prima di andare a dormire. Nel giro di una decina di giorni dovrebbe diventare una piacevole routine per rilassarti. Lascia stare i resoconti troppo dettagliati della tua giornata, cerca di coglierne il succo oppure dei particolari curiosi.
A briglia sciolta: non lasciarti impaurire dalla pagina bianca. Parti da una riflessione qualunque, anche se ti sembra stupida. Ti consiglio di provare la tecnica del free writing e di non dare troppo peso ai risultati. Di fatto, non c’è un risultato da raggiungere. Non esistono nemmeno strutture da seguire. Osa. Giorno dopo giorno capirai che non è necessario scrivere “ora” qualcosa di strabiliante.
Carta (o display): sui gusti non si discute, direbbe mio nonno. Io preferisco la carta, altri tengono un diario digitale. Secondo me, visto che passiamo le giornate a pigiare bottoni e strisciare display, vale la pena riscoprire il piacere della scrittura e del disegno-scarabocchio (non devi mica affrescare la Cappella Sistina). Adoro il profumo dell’inchiostro sulla carta e resto sempre affascinato quando sfoglio pagine e pagine scritte a mano.
Non buttare niente: se ti ho detto di andare a briglia sciolta per scrivere quello che ti pare, è perché è importante non censurare nè buttare via niente. Conserva tutto e tienilo sempre a portata di mano (tenere un vecchio diario in un baule in soffitta è quasi come dimenticarsene). Quel taccuino che hai scritto giorno dopo giorno è molto prezioso, trattalo bene. I tuoi ricordi valgono molto.
Fermati ai check-point: almeno una volta al mese, fai un punto della situazione rispetto agli obiettivi che hai fissato (e che hai scritto sul diario). A che punto sei? Cosa sta funzionando? Cosa puoi fare per migliorare? E non ti dimenticare di godere anche dei piccoli passi avanti che stai facendo. Datti una pacca sulla spalla, ogni tanto.
Rileggi quello che hai scritto: il valore di scrivere un diario sta tutto nella rilettura successiva, meglio se dopo un periodo abbastanza lungo da quando hai preso l’appunto. Il tempo ti permette di guardare al passato con una prospettiva più ampia, dando un senso a quello che ti sta succedendo. Riesci anche a imparare una lezione che vale oro: quello che oggi ti sembra una tragedia, tra un anno diventa una sciocchezza che ti ha fatto preoccupare per niente. Credimi, la tua resilienza ti ringrazierà.
Sui diari digitali
Il diario digitale per eccellenza è il blog. Però, cè blog e blog. Quello che stai leggendo ora, ad esempio, non lo considero un diario nel senso che ti ho descritto sopra. Certo, scrivere Pensare Creativo mi aiuta a chiarirmi le idee e ha organizzare le mie conoscenze. Mi fa anche piacere condividerle con te e cerco di proporti contenuti interessanti (almeno per me) e rendere la tua lettura il più piacevole possibile. Ed è proprio questo il punto: non è un diario personale “segreto”, perché c’è di mezzo un lettore esterno.
E’ uno spazio pubblico, e ne sono consapevole. La mia sfera privata è molto più vasta di quello che leggi qui, ma me la tengo per me e per il mio taccuino personale. Pubblico e privato sono due mondi distinti, anche se a volte comunicano tra di loro. E credo che, se hai deciso di tenere un blog come diario, dovresti riflettere bene prima di mettere in piazza i fatti tuoi. Lo stesso discorso vale anche per altri spazi digitali trasparenti, come Facebook o Twitter.
Diverso, invece, il caso delle app.
Se proprio vuoi il digitale, ecco qualche app utile
Ho detto che preferisco la carta, ma esistono comunque molte app per scrivere un diario personale sul tuo smartphone o sul tablet. Foto, video, geolocalizzazioni varie (dov’eri e a che ora), testi, link… ci puoi mettere davvero di tutto.
Ne ho scelte 5, di cui 4 le puoi scaricare aggratis:
Day One: una delle app meglio strutturate. A pagamento, solo per il mondo Apple.
Penzu: una delle app più scaricate. Free, per sistemi Apple e Goole.
Friday: per tenere traccia automatica di tutto quello fai e arricchirlo con foto e commenti. Free, per sistemi Google.
Rove: altra app che automatizza tutto. Free, a oggi disponibile per Apple e prossimamente anche per Google.
Journey: per chi ama le foto, ottima combinazione di calendario e istantanee della tua vita o dei tuoi viaggi. Free, per sistemi Google.
Ho sperimentato personalmente come scrivere sia veramente terapeutico in diversi momenti della vita.Anche io prediligo la carta e far scorrere la penna insieme ai pensieri! Complimenti per il blog!
Grazie mille Cristina per il commento e per i complimenti! Scrivere un diario è quasi una forma di meditazione, e sono contento che hai condiviso qui la tua esperienza positiva. Scrivere su carta per se stessi, oltre a renderci più consapevoli, è anche uno dei piaceri della vita da riscoprire.
Dopo anni, per la prima volta ho deciso di intraprendere questo percorso, scrivere un diario, il mio diario, in un momento particolare della mia vita, un momento di cambiamento e ricerca di un mio IO, di capire cosa realmente voglio….
Ciao Ina,
hai fatto bene, scrivere per sè stessi aiuta a chiarire quello che siamo stati, quello che siamo oggi e cosa vogliamo diventare domani.
Un grosso in bocca al lupo per il tuo percorso!